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Bianco, rosso, blu, nero, oro: i colori del mito. Da Omero a Shakespeare

18 dicembre 2008, Teatro Goldoni - Venezia

in Variazioni sul mito 2008/2009

 

con Amanda Sandrelli e Blas Roca Rey
testo di Monica Centanni
da Omero, Eschilo, Apollonio Rodio, William Shakespeare
musiche di Claudio Ambrosini
elemento scenico di Lilli Doriguzzi

a cura di Monica Centanni, Daniela Sacco, Linda Selmin

 

Nella lingua poetica della tradizione occidentale non troviamo parole che definiscano direttamente, primariamente, la qualità cromatica del colore. Ricca di colori la poesia d’Occidente, i versi di Omero e dei tragici greci, i versi di Shakespeare.
Bianco Rosso Blu Nero Oro
Ma sono nomi che descrivono piuttosto una rifrangenza della luce, un  bagliore più o meno intenso, una tonalità più o meno calda o fredda, un’intensità più o meno piena.

Colori che riflettono-rifrangono percezioni sensoriali, vibrazioni della mente.
Bianco, Rosso, Blu, Nero, Oro danno forma a uno spazio di aria, una bolla, presenza ineffabile, trasparenza che prende colore.   
Colori come propagazione nella luce delle onde di pathos.
La luce mette a nudo maschere: personae, il loro scheletro, la loro anima metallica: l’involucro assume le parole e le filtra riflettendone figura.
La musica scandisce e accompagna le mutazioni alchemiche, la trasformazione di una tonalità in un’altra.
Le voci potenti delle figure del mito della nostra tradizione, parleranno per noi di questi colori.
Bianco Rosso Blu Nero Oro

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